La raccolta dei dati bio-psico-sociali: 100 domande

E. Berselli e F. Menozzi (2019)

La raccolta dei dati bio-psico-sociali: 100 domande, Hogrefe 2019

La raccolta dei dati bio-psico-sociali

La raccolta dei dati bio-psico-sociali costituisce uno degli strumenti fondamentali del processo diagnostico poiché fornisce informazioni preziose per comprendere il funzionamento psicologico e psicopatologico di un paziente in una dimensione longitudinale.

In questo lavoro le autrici propongono uno modello anamnestico che non si limita a una raccolta di dati oggettivi, ma amplia la prospettiva, integrando i vissuti soggettivi del paziente e ponendo particolare attenzione a dimensioni quali l’alleanza diagnostica tra clinico e paziente.

In quest’ottica, la raccolta dei dati bio-psico-sociali permette di ricostruire la storia personale, familiare e clinica del paziente secondo una concezione multidimensionale di salute e malattia, andando così a costituire uno strumento di lavoro dello psicologo particolarmente importante per una comprensione approfondita del funzionamento.

In questo volume, il lavoro di raccolta dei dati bio-psico-sociali viene sistematizzato attraverso riferimenti teorici e, soprattutto, grazie a indicazioni operative per utilizzare al meglio lo strumento anamnestico con il paziente e/o con i familiari.

 

Le autrici
Elena Berselli,
psicologa e psicoterapeuta, è professore a contratto di Tecniche del colloquio presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.  Socio ordinario di A.R.P. Studio Associato, dove svolge attività clinica, didattica e di supervisione, e socio dell’Associazione per la Ricerca in Psicologia clinica (ARP), ha pubblicato diversi lavori relativi al processo diagnostico e agli strumenti di valutazione.

Francesca Menozzi, psicologa e specializzanda in psicoterapia, collabora come anamnesta presso ARP Studio Associato ed è socio dell’Associazione per la Ricerca in Psicologia clinica (ARP).

Raccolta dei dati bio-psico-sociali

LA RACCOLTA DEI DATI BIO-PSICO-SOCIALI

La raccolta dei dati bio-psico-sociali coincide con un momento del lavoro clinico che assume una rilevanza specifica nel corso del processo diagnostico, perché permette di ottenere informazioni di carattere longitudinale sulla storia di vita – personale, familiare, patologica e psicopatologica – del paziente. In quest’ottica, la raccolta dati costituisce uno strumento prezioso che, in integrazione con gli altri elementi emersi – dai colloqui, dai test o da altre fonti – favorisce una comprensione approfondita del funzionamento della persona e del suo disagio.

Naturalmente, a seconda delle situazioni e dei diversi contesti di utilizzo, si definiscono in modo più preciso anche gli obiettivi specifici della raccolta dati e, di conseguenza, si sceglie il modello di lavoro più adeguato. Gli schemi da seguire per una raccolta efficace possono quindi essere innumerevoli e differenti, declinati sulla base dell’ambito di riferimento (clinico, scolastico etc.) e delle caratteristiche del paziente. In passato abbiamo già pubblicato su questo sito delle linee guida per la raccolta dei dati bio-psico-sociali: ad esempio, quella di Miller, uno psicologo scolastico molto noto negli Stati Uniti, che ha proposto una checklist per valutare svariate difficoltà di apprendimento e delle funzioni esecutive, utile anche come traccia per una raccolta di dati con la famiglia e/o con gli insegnanti.

In tale direzione, questa sezione è pensata per condividere riferimenti teorici, materiali e aggiornamenti sul tema della raccolta dei dati biopsico-sociali in diversi contesti di utilizzo.

 

Scarica il Modello di Miller (.pdf)

LETTURE E APPROFONDIMENTI

Nella sezione “Leggi anche tu…