L’ADHD in età adulta: criteri e definizioni
Margherita Lang, Francesca Scarpellini, Matilde Zanchi e Silvia Cavedoni
ARP Studio associato di Psicologia Clinica, Milano
Università degli Studi di Milano Bicocca, Milano.
Istituto Auxologico Italiano, IRCCS, Applied Technology for Neuro- 4 Psychology Lab, Milano
Giornale italiano di ricerca clinica e applicativa, 2020, Vol. 10 n.1

Abstract
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (Attention Deficit Hyperactivity Disorder – ADHD) è una condizione che, a differenza di quanto ritenuto per decenni, permane anche in età adulta, con caratteristiche parzialmente differenti da quanto osservato in bambini e adolescenti. In riferimento alle più recenti linee guida per il trattamento dell’ADHD, il presente articolo ha l’obiettivo di tracciare un quadro complessivo di questa condizione, a partire da alcune considerazioni sui sistemi categoriali attualmente utilizzati per la diagnosi e il ruolo giocato dai modelli gerarchici. Successivamente si approfondiranno altri aspetti che possono caratterizzare il disturbo al di là dell’iperattività, dell’impulsività e della disattenzione, ovvero mind wandering, Sluggish Cognitive Tempo (SCT), funzioni esecutive e dis-regolazione emotiva. Alcune considerazioni in merito alla complessità dell’approccio al disturbo in età adulta consentiranno infine di tracciare alcune linee di ricerca futura.